Sopportazione
fisiologica.
I disturbi in volo si manifestano quando le accelerazioni del
velivolo superano quelle di gravità e si verificano nel moto su traiettoria curvilinea
coma nella virata o nella ripresa dopo un'affondata, o nelle acrobazie.
Questi disturbi sono causati essenzialmente dalla centrifugazione
del sangue, per cui esso si allontana da certe parti del corpo e si accumula su altre:
la sua consistenza varia , si appesantisce e verso i 12 g acquista la
consistenza del mercurio.
Alcune fragili parti del corpo, come le articolazioni del collo,
possono risentire delle sollecitazioni derivanti da forti valori delle accelerazioni, come
pure a queste sollecitazioni alcuni organi, come quelli addominali, possono subire
spostamenti, perché male sostenuti anatomicamente.
Negli apparecchi moderni, dotati di servo comandi occorre
maggiore attenzione da parte del pilota in quanto si può arrivare a valori di molti
g senza che egli se ne accorga data che in tal caso il comando non diviene
più come un tempo, assai faticoso
Più che il valore delle accelerazioni interessa la durata delle
sollecitazioni e quindi delle sopportazioni dellorganismo umano. Nei moderni
velivoli il pilota può infatti essere assoggettato ad accelerazioni anche di 20
g, ma ciò avviene solo per frazioni di secondo, come quando il pilota è
catapultato dal sedile con paracadute.
Ha pure grande importanza per la sopportazione delle
accelerazioni sia in intensità sia in durata la posizione del pilota : la migliore
soluzione. fino ad ora, è data dalla posizione orizzontale del corpo o meglio normale
alla direzione delle accelerazioni. In tal caso:
a) la pressione
idrostatica della colonna liquida del sangue fortemente ridotta;
b) La superficie del
corpo umano e aumentata;
c) IL carico unitario della massa degli organi che gravano sulla superficie di appoggio è ridotta. Nella posizione prona il pilota può resistere ad un coefficiente di 11 g.
Anche la quota ha la sua non indifferente importanza in quanto
dopo i 3000 m si comincia a far sentire la deficienza di ossigeno.
Agli effetti della sopportazione fisiologica si distinguono due accelerazioni : quelle che agiscano sul pilota in posizione normale della testa ai piedi (accelerazioni positive) e quelle dai piedi alla testa (accelerazioni negative): quest ultime sono male sopportate dall organismo umano, anche se esse sono di lieve entità e si possono ad es. in un ascensore che salendo si arresti bruscamente. Negli aerei queste accelerazioni si possono verificare nelle acrobazie rovesce. A 1 g si avvertono spostamenti degli organi addominali verso lalto; a 2 g arrossamento degli occhi ed afflusso di sangue alla testa; a 4 g si possono avere emorragie cerebrali. La figura mostra i disturbi visivi durante accelerazioni positive e negative conseguenti ad una manovra acrobatica.
Le accelerazioni positivi (punto più basso della richiamata) fanno affluire il sangue verso le estremità inferiori rimovendolo dalle regioni superiori del corpo e ciò comporta linizio di disturbi visivi che si andranno accentuando col permanere di questo scompenso di circolazione sanguigna. Avremo prima la visione grigia e poi black-out cioè la visione nera. Con la diminuzione e la scomparsa delle accelerazioni positive, avremo anche la scomparsa di questi disturbi. Quando si manifestano invece accelerazioni negative (per esempio nel passaggio dal volo orizzontale al volo in picchiata) si ha un afflusso di sangue verso la testa con conseguente congestione del viso (-2; -3 g) e disturbi visivi come visione rossa; manifestano anche disturbi delludito come ronzii e fischi. Si può osservare col prolungarsi della esposizione alle accelerazioni negative, la perdita di conoscenza fino ad arrivare ad emorragie cerebrali.
Tute anti g.
In queste combinazioni si produce quasi lo stato di equilibrio
fra la pressione interna e la pressione esterna in quanto la pressione esercitata
dallaria contenuta nella tuta stringe fortemente il corpo del pilota e consente ad
esso di sopportare maggiori accelerazioni di quelle che normalmente sarebbero consentite.
Essa varia automaticamente al variare della accelerazione o della pressione esistente
col velivolo spaziale o in cabina.
Queste tute anti g sono quindi di grande utilità e
di esse sona provvisti i piloti dei moderni aviogetti e speciali combinazioni sono usate
per i voli astronautici, per le quali occorre un certo allenamento.
Interessanti sono anche le Cinture di sicurezza, con le quali gli
sforzi sono distribuiti su una vasta superficie del corpo e quindi consentono una maggiore
sopportazione delle accelerazioni lineari, come quelle che si verificano
allatterraggio frenata delle portaerei che agiscano nel senso schiena -
petto (dellordine di 3 g).
Sono utili in atterraggi con urto contro un ostacolo, nei quali
si possono superare accelerazioni di 10 g.
Da 4 g, con cinture normali, si può arrivare, con
cinture razionali, al limite di sopportazione di 20 g.
Queste cinture di sicurezza sono costituite da fasce larghe di
nylon, semirigide e cingono a giubbetto inferiormente le linee inguinali.
Tute speciali hanno consentito a piloti di astronavi di uscire
allesterno del velivolo spaziale ad altissime quote.
Altri disturbi connessi al volo.
Come per il mal di mare si possono avvertire disturbi di mal
daria: sono sempre disturbi dovuti alle accelerazioni e ad irregolari movimenti del
velivolo (di beccheggio, rollio in aria agitata, ecc.).
Questi disturbi si manifestano con capogiri, nausee, vomiti,
pallori sudorazioni, ecc. conseguenti ad eccitazione del labirinto dellorecchio,
turbe funzionali del sistema neuro-vegetativo, riflessi gastro-enterici.
Generalmente sono avvertiti dai passeggeri. ma non dal pilota,
data la sua attenzione e distrazione nel pilotaggio del velivolo.
Altri disturbi sona dovuti allanossia (deficienza di
ossigeno) che si manifestano can la diminuzione di pressione atmosferica con la quota e
che allinizio da un leggero senso di sonnolenza, può portare alla perdita di
coscienza.
Anche la rapida variazione di pressione può provocare disturbi
dovuti ad aeroembolismo (formazione di bolle dazoto) che interessano la
respirazione, la funzione cardiaca, ecc.
Nella affondata in candela prolungata si possono verificare
inconvenienti fino a produrre lesioni nella membrana del timpano.
Generalmente, nei comuni soggetti, la perdita di coscienza si
verifica dopo i 7000 metri.
Naturalmente il pilota può essere preparato a sopportare la
variazione e le condizioni in quota attraversa opportuni esercizi di allenamento.
Comunque ha influenza oltre letà e le condizioni
ambientali anormali quali il freddo o il caldo eccessivo la rapidità delle variazioni di
quota, la durata della permanenza in quota, ecc.
I mezzi ai quali comunemente si ricorre sono la respirazione
artificiale di ossigeno, effettuata con opportune maschere, le quali rispondono bene da
5000 a 13000 m. di quota e lisolamento in cabina stagna, con aria condizionata in
pressione e temperatura.